Chi é Anna Ricordi | |||||||
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Chi é Anna Ricordi Avviatasi alla pittura come semplice, ma tenace, autodidatta alla fine degli anni '60, Anna Ricordi ha iniziato ad esporre solo nel 1978, grazie all'incoraggiamento di critici illustri come Luigi Carluccio e Angelo Dragone e alle sollecitazioni di pittori famosi come Piero Ruggeri e Francesco Tabusso. Dei suoi quadri hanno scritto, in ordine cronologico: Alberto Rocco, Francesco Tabusso, Piero Ruggeri, Luigi Carluccio, Franco Fornari, Angelo Dragone, Franco Prestipino, Maurizio Corgnati, Mario Pistono, Ivo Franchi, Cesare Musatti, Lella Durando, Celide Masini, Giorgio Campanaro, Ted Lindberg, Enzo Santese, Paul Theodor Hoffman. |
Anna ricordi dice di sé
"Il mio é uno pseudonimo coniato per timidezza, nato quasi per gioco; poi, col passare del tempo, mi ci sono affezionata". "La mia pittura é volta a ricomporre e a rinsaldare le radici attraverso la sacralità degli affetti. Il discorso dei miei quadri é quello degli oggetti di casa che suscitano un'emozione e un ricordo. Anche nelle cose che abbiamo finito di neppure più considerare, tanto sono divenute familiari, sento la presenza di chi le ha toccate: sento che, come dice Pavese,« ...si fa carne il ricordo". "Vivo queste presenze in qualunque oggetto o luogo dove hanno potuto annidarsi. Tutto inspiegabilmente per me si trasforma in reliquia. Dipingo nel tentativo di non lasciar morire mai nulla". "A volte mi pare di essere un incrocio tra una vestale e un palombaro che va a ripescare le radici affettive più profonde e remote". |
Anna Ricordi in brief Anna Ricordi lives and works in Turin, Italy. With a Degree in Classics, she began to paint in 1968 and to exhibit her works in 1979.The artist's own words are: "My work aims to recompose and stenghten one's 'roots' through the holiness of affections." "The subjects of my paintings are the objects of one's home that gives rise to an emotion or to a memory. In these objects I feel the presence of those who have touched them; I feel that memory becomes flesh. " "I live these presences in any place where they have been able to nest. I paint them in an effort to not ever let anything to die. Everything, inexplicably for me, is transformed into relics. " "At times I feel as I were a cross between a vestal and a scuba-diver, going to recapture the deepest and most remote emotional roots." |